Colpo di fulmine

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Colpo di fulmine

Sarà così il tuo primo incontro con il Salento…

E’ iniziato così, per gioco e per passione, un grande amore con questa terra dai ritmi ancestrali. Era inverno, non posso dimenticarlo, e con la macchina fotografica in borsa, percorrevo le strade del Salento in cerca di ispirazione: quasi un richiamo inspiegabilmente forte, al quale non potersi sottrarre.

Un corteggiamento infinito tra me e la mia terra, un abbraccio memorabile che non accenna a finire, un teatro d’incontro tra Oriente e Occidente calamitata da una forza assoluta, con il Mediterraneo come comune denominatore.

Scoprivo tratti di grande bellezza mentre percorrevo d’istinto luoghi e stradine che si perdevano negli uliveti, fino al contatto improvviso con paesini carichi di memoria, il mare, le spiagge poetiche.

Ho iniziato a fotografarlo con costanza il Salento, perché la magia del corteggiamento potesse mantenersi in uno scatto, in una luce onirica, in una sensazione legata ad un ricordo.

Ho amato ogni cosa di te Salento, la tua cultura contadina, la semplicità di ogni tuo passo: ti vedo danzare con dolcezza, tra il bianco, l’azzurro e i piedi scalzi delle torride giornate estive. E comprendo perché di te s’innamorano e non smettono di tornare, perché hai sempre nuove scoperte e con te è naturale entrare in sintonia.

Inebriante nelle forme, nella compostezza, nei piatti essenziali e poveri: pomodori, origano e olio d’oliva, ficchi secchi ripieni di mandorle. Sono tante le sensazioni che mi portano a pensare a te, alle tue atmosfere più intime ed autentiche.

L’abbraccio senza fine, sotto le stelle del Salento, l’approdo significativo, le radici, nella mia terra d’incanto.

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